Master in Terapia manuale di 5 Moduli – MILANO. 10 POSTI DISPONIBILI
Modulo 1: 13-14 Settembre 2025 – Strutturale 1
Modulo 2: 11-12 Ottobre 2025 – Strutturale 2
Modulo 3: 8-9 Novembre 2025 – Esercizio terapeutico integrato
Modulo 4: 29-30 Novembre 2025 – Radiologia clinica e diagnosi differenziale
Modulo 5: 13-14 Dicembre 2025 – Strutturale 3
📍MILANO 🇮🇹
Il primo grande master EasyThrust dedicato all’alta specializzazione in Terapia Manuale e tecniche HVLA. Questo format nasce con l’obiettivo di fornire al partecipante le conoscenze teoriche, le competenze pratiche e gli strumenti più efficaci per potenziare le proprie skills manuali. “The manual Therapy Elite” si presenta come un percorso completo in grado di plasmare il terapista manuale portandolo su un nuovo livello; questi infatti, non solo imparerà una vasta gamma di tecniche HVLA, ma approfondirà le evidenze scientifche attualmente disponibili sul topic, imparerà a destreggiarsi nel mondo della diagnosi differenziale padroneggiando con metodo scientifico i cluster test più sensibili e specifici, apprenderà una strategia di lettura e comprensione delle immagini radiologiche e saprà , infine, integrare la terapia manuale con protocolli di esercizio terapeutico funzionali alla condizione clinica del paziente. 5 moduli di alta formazione in cui fisioterapia, terapia manuale osteopatica e medicina radiologica si fonderanno dando vita ad una formazione mai vista prima.  Il corso è aperto a fisioterapisti, osteopati e studenti di entrambe le discipline. 20 posti disponibili.
Modulo 1
1. Cenni di Biomeccanica applicata (assi di movimento e divisioni morfo-funzionali)
del rachide cervicale, del sistema toracico alto e delle principali articolazioni
selezionate dell’arto superiore;
2. Effetti delle tecniche HVLA: l’impatto biomeccanico
3. Test di diagnosi differenziale per escludere le principali red flags al trattamento manipolativo;
4. Test valutativi biomeccanici (comprendere e apprezzare la disfunzione somatica)
5. Tecniche HVLA
• O.A.A. full palm rotation
• Occipital Break
• Cradle-hold mid-cervical rotation
• Cradle-hold mid-cervical side-shift
• CDJ in prone position
• CDJ lateral break
• K1 up slip
• Cathie Haut K3-K5
• Harpoon DOG upper thoracic
• Gleno-omerale
• Sterno-claveare push&pull
• Testa radiale
• Testa ulnare
• Filiere carpali e radio-ulnare distale
• Colonna primo raggio mano
5.Metodologia applicativa per patologia specifica (cervico-brachialgie, TOS, discopatie
cervicali, cefalee cervicogeniche, impingement G-H, epicondilite/ epitrocleite).
Modulo 2
1. Cenni di Biomeccanica applicata del rachide dorsale, del rachide lombare e del
sistema bacino (assi di movimento e divisioni morfo-funzionali)
2. Effetti delle tecniche HVLA: i propriocettori periferici
3. Test di diagnosi differenziale per escludere le principali red flags al trattamento manipolativo;
4. Test valutativi biomeccanici (comprendere e apprezzare la disfunzione somatica)
5. Tecniche HVLA
• Occiput Lift
• Tecnica Ashmore
• Tecnica Gonstead
• Thoracic double palm contact
• Classic DOG
• Dynamic DOG
• Lumbar Roll a leva corta (varianti per lombare alta, media e bassa)
• Lumbar Dynamic Drop
• Push&Pull K11-K12
• Side-Roll for SIJ
• Sacral Toggle• Tecnica Gonstead Decoattazione pubica (shot gun)
5. Metodologia applicativa per patologia specifica (Sindrome di Maigne, discopatie lombari)
6. Integrazione viscerale meccanico al trattamento manipolativo
Modulo 3
1. Introduzione all’esercizio terapeutico: le metodiche esistenti
2. Le tipologie di contrazione muscolare
3. La gestione della fase acuta, subacuta, cronica
4. Il rapporto carico/volume
5. Cenni di anatomia funzionale del rachide
6. Il ruolo della respirazione: toracica, diaframmatica, ipopressiva
7. Esercizio e Low Back Pain: core stability, PNF, Stretching, tool per auto trattamento miofasciale – il
ruolo del fisioterapista e dell’osteopata
8. Valutazione motoria e protocollo di esercizi in progressione in caso di lombalgia e cervicalgia
aspecifiche
9. Cenni di anatomia funzionale dell’arto superiore
10.Gestione delle principali patologie dell’arto superiore (tendinopatie della CDR, frozen shoulder,
instabilità di spalla): il ruolo del fisioterapista e dell’osteopata
11. Valutazione motoria e Protocollo di esercizi in progressione in caso di spalla dolorosa
12. Cenni di anatomia funzionale dell’arto inferiore
13.Gestione delle principali patologie dell’arto inferiore (pubalgia, Deep Gluteal syndrome, sindrome
femoro-rotulea, distorsione di caviglia): il ruolo del fisioterapista e dell’osteopata
14.Valutazione motoria e Protocollo di esercizi in progressione in caso di instabilitĂ di caviglia, pubalgia,
sindrome femoro-rotulea e deep gluteal syndrome
15. La propriocezione, l’esercizio settoriale/specifico e l’esercizio in catena
16. Esercizio VS manipolazione vertebrale
Modulo 4
1. Le diverse tecniche di indagine (RX, RMN, TC)
2. Studio/analisi morfologica del rachide cervicale, dorsale e lombare
3. Anatomia radiologica del rachide, del disco intersomatico e delle strutture legamentose
4. La patologia traumatica: il colpo di frusta e il trauma
5. La patologia discale: la disco-artrosi, l’ernia discale sintomatica e non: i segni radiologici riconoscibili
6. La patologia degenerativa somatica e interapofisaria: i segni radiologici riconoscibili
7. La patologia infiammatoria (MODIC, spondilite, osteocondrite, spondilodiscite): i segni radiologici
riconoscibili
8. La patologia tumorale: i segni radiologici riconoscibili
9. Dismorfismi e paramorfismi in radiologia
10. La spondilolisi e la listesi: i segni radiologici riconoscibili
11. Come leggere ed interpretare una radiografia del rachide
12. La TC del rachide: visualizzarle leggere e interpretare le scansioni
13. La RMN del rachide: visualizzarle leggere e interpretare le scansioni (distinzioni T1-T2)
14.Casi clinici in CD: radiografie, TC e RMN, visualizzati e studiati in piccoli gruppi; segue discussione
guidata con l’aiuto del docente
15. Ripasso del trattamento manipolativo strutturale delle discopatie/ernie discali
Modulo 5
1. Cenni di Biomeccanica applicata delle principali articolazioni dell’arto inferiore (assi di
movimento e divisioni morfo-funzionali)
2. Effetti delle tecniche HVLA: l’impatto sovraspinale/corticale
3. Test di diagnosi differenziale per escludere le principali red flags al trattamento manipolativo;
4. Test valutativi biomeccanici (comprendere e apprezzare la disfunzione somatica)
5. Tecniche HVLA
• Decoattazione coxo-femorale a leva lunga
• Riposizionamento meniscale per femoro-tibiale
• Tecniche ad impulso per recupero degli scivolamenti tibiali (tibia in antero/posteriorità )
• Astragalo ant/post
• Testa fibulare in antero/posterioritĂ
• Scafoide in superioritĂ /inferioritĂ
• Cuboide in superioritĂ /inferioritĂ
• Sotto-astragalica in valgismo/varismo (2 varianti)
• Cuneiformi
• “Cavatappi” per teste metatarsali
5. L’integrazione dei sistemi con test globali e specifici: dal generale al particolare per
individuare la prioritĂ disfunzionale
6. Metodologia applicativa per patologia specifica: Fascite plantare, distorsione T-T,
meniscopatie.
đź“š Docenti: Dr. Alessandro Lorusso (Fisioterapista/Osteopata), Dr. Stefano Porcheri (Fisioterapista/Kinesiologo), Dr. Mauro Branchini (Medico Radiologo)